Il consumo di pesce crudo è sempre più diffuso, grazie alla crescente popolarità di piatti come sushi, sashimi e tartare. Tuttavia, la somministrazione di pesce crudo comporta rischi significativi per la salute se non vengono rispettate rigide procedure di sicurezza alimentare. Una delle principali procedure per garantire la sicurezza del pesce crudo è il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), che deve essere applicato rigorosamente.
Con questo articolo noi di Lodi esamineremo la corretta procedura HACCP per il pesce crudo, secondo l'art. 5 del Reg. (CE) n° 852/2004 e la circolare n.10 del 1992, specificamente mirata a combattere le larve di Anisakidi.
L'obiettivo principale della procedura HACCP è garantire la sicurezza alimentare identificando e controllando i pericoli associati alla lavorazione e somministrazione del pesce crudo. In particolare, la procedura mira a contrastare:
L’intero procedimento tiene conto di precisi passaggi, vediamoli nel dettaglio.
Il primo passo nella procedura HACCP per il pesce crudo è l'analisi visiva al momento del ricevimento delle materie prime. Questo controllo iniziale serve a identificare eventuali segni di parassiti o altre contaminazioni facilmente visibili. Gli operatori devono essere adeguatamente formati per riconoscere i sintomi di infestazione e devono rifiutare qualsiasi partita di pesce che presenti anomalie.
Dopo aver superato l'analisi visiva iniziale, il pesce crudo viene sottoposto a una fase di preparazione e porzionatura in ambienti igienicamente controllati. Durante questa fase, l'operatore effettua un secondo controllo visivo durante le seguenti fasi:
Questo secondo controllo visivo è essenziale per identificare parassiti che potrebbero non essere stati rilevati durante l'analisi iniziale, in quanto potrebbero essere presenti nei tessuti muscolari e negli organi interni.
In questa fase il pesce deve essere confezionato utilizzando una pellicola alimentare. Questo passaggio è cruciale per preservare la qualità del prodotto e proteggerlo da eventuali contaminazioni durante la fase di congelamento. La pellicola alimentare deve essere applicata in modo da sigillare completamente il pesce.
Il cuore della procedura HACCP per il pesce crudo è l'abbattimento della temperatura. Il pesce deve essere congelato a -20°C per almeno 24 ore. Questo processo è essenziale per eliminare eventuali parassiti presenti nel pesce.
È importante utilizzare attrezzature di abbattimento adeguate e monitorare costantemente la temperatura per garantire che il pesce raggiunga e mantenga la temperatura desiderata per il tempo necessario.
Dopo l'abbattimento, il pesce deve essere stoccato in condizioni di congelamento compatibilmente con la sua durabilità. I congelatori devono essere mantenuti a una temperatura costante di -18°C o inferiore per garantire che il pesce rimanga sicuro e di alta qualità. Durante lo stoccaggio, è importante evitare sbalzi di temperatura che potrebbero compromettere la sicurezza del prodotto.
Prima della somministrazione, il pesce congelato deve essere scongelato in modo sicuro. Ci sono due metodi principali per lo scongelamento:
Dopo entrambi questi metodi, il pesce deve essere consumato entro 24 ore e non può essere ricongelato.
In conclusione, la corretta applicazione della procedura HACCP è fondamentale per garantire la sicurezza del pesce crudo e per proteggere la salute dei consumatori.
In questo contesto, noi di Lodi Srl abbiamo selezionato fornitori affidabili che seguono in maniera rigorosa tutte le fasi della procedura HACCP. Il nostro impegno è volto a garantire che ogni prodotto ittico che distribuiamo rispetti i più alti standard di sicurezza e freschezza, contattaci ora per informazioni!